UGANDA
Andai un mese a stare con i bambini di un centro specializzato per la poliomielite, nel villaggio di Opit, vicino a Gulu. Era stato avviato da una suora ugandese, che era diventata fisioterapista in Italia. La dittatura di Idi Amin era finita pochi anni prima, ma ancora ve ne erano i segni. A Gulu conobbi il Lachor Hospital, che era famoso tra i cooperanti italiani in ambito sanitario, così come erano famosi i coniugi Piero e Lucille Corti, che lo gestivano, ma che purtroppo non conobbi, perché era il mese di agosto, e loro erano in vacanza in Italia, sostituiti da altri medici. Molti anni dopo, nel 1999, a Freetown, quando lavoravo per i bambini soldato, mi capitò la coincidenza di conoscere un giornalista del Quebec, quindi connazionale di Lucille, che mi raccontò di essere stato anche lui a Gulu, e di avere scritto la biografia della grande chirurga, ormai scomparsa. Era Michel Arseneault, col quale poi nacque un'amicizia che continua ancora oggi. Io lessi il suo bellissimo libro, edito in Italia dalle Paoline: Un sogno per la vita. Vi invito senz'altro a leggerlo se volete conoscere la storia dell'Uganda del secondo '900, e con essa ripercorrere la vita di Piero e Lucille Corti. Da questo libro la Rai ha tratto poi l'omonimo film per la tv, interpretato da Massimo Ghini e Marina Orsini. Per saperne di più sul loro ospedale di Gulu, www.lhospital.org
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© Silvia Montevecchi