EKENASS

Il nostro viaggio è quasi al termine. Siamo ormai tornati a sud. Le giornate non durano più 2 ore, ma abbiamo circa 3 ore di buio. Tra poco torneremo a Helsinki, e visitiamo ancora qualche piccola cittadina e villaggetto del sud. Nella piazza del municipio di Ekenass, è ancora visibile la gogna dove un tempo venivano appesi i malfattori.

 

 

 

  

    

 

In questa piccola cittadina di mare, troviamo un magazzino di oggetti di seconda mano in vendita... dove si trovano le cose più improbabili!

  

 

   

  

Ma una cosa che ci colpisce molto in questo paese, è l'assoluta tranquillità dei finlandesi, su cose dove noi, al confronto, risultiamo ansiogeni se non paranoici. Già sono esterrefatta nel vedere questi giochi dei giardini pubblici dove i bambini vanno in altissimo, mentre i genitori nemmeno guardano e stanno tranquillamente a chiacchierare tra loro. Ma ancora di più io e Francesco notiamo che mentre noi facciamo foto e filmiamo i bambini con la telecamera, nessuno ci dice assolutamente nulla, neppure ci guardano. Da noi... saremmo immediatamente aggrediti e tacciati per possibili pedofili.

 

Quando l'amica Anne, a Helsinki, ci ha fatto vedere la scuola della nipotina, io immediatamente ho notato che non vi è il minimo cenno di recinzione. Cosa che per la verità ho visto in tanti altri paesi europei, certo non solo in Italia. Ma lei mi guarda stupefatta e mi dice "La recinzione?!? Perché la recinzione? che problemi ci sono in una scuola?"  

eh... come faccio a risponderle? Improvvisamente sento la distanza ...che potrei sentire se tentassi di spiegare il tango a una formica! Ma perché loro non hanno bisogno di recinzioni? e perché non ci aggrediscono se filmiamo i loro bambini??? siamo tutti umani, europei, eppure... che differenza!