Nei giorni 6-9 novembre ho accompagnato Andrea a Rio de Janeiro per partecipare alle celebrazioni che Air France ha organizzato in memoria delle vittime. Si è trattato di cerimonie davvero stupende, a cui hanno partecipato circa 700 persone provenienti da 32 paesi diversi, con la traduzione simultanea in 9 lingue. Per tutto il tempo (4 giorni) tutti noi siamo stati presi in carico costantemente, con un'attenzione certosina da parte di tutti: hostess e personale di bordo e a terra, accompagnatori ufficiali, medici e psicologi. Tutto è stato organizzato al minimo particolare, dall'impressionante logistica, alla distribuzione di tutto il possibile necessario: fazzoletti da naso, bevande, ombrelli per il sole (eravamo tra i 35 e i 40 gradi). La giornata di sabato 7 ha visto questi due momenti: la mattina, una cerimonia laica con testi di letteratura e testi sacri tratti da 4 religioni, inoltre stupende musiche e canzoni in lingue diverse, sul tema del lutto, della separazione, del ricordo. La cerimonia si è svolta in un parco nazionale nel cuore di Rio, dove l'amministrazione comunale ha dedicato una parte del terreno in memoria permanente per i caduti dell'aereo, installando 228 piante (una per ciascuna vittima) ed un monumento di cristallo su cui sono incise 228 rondini. Nel pomeriggio, una cerimonia in mare, in cui un mazzo di fiori è stato lanciato nella baia, da ciascuno dei partecipanti. Il tutto, ovviamente, estremamente commovente. Davanti al dolore, davvero siamo tutti uguali: brasiliani, francesi, polacchi, italiani, marocchini, malgasci, giapponesi... Tutti accomunati dal pianto per chi si è perso, ma che non si dimenticherà mai più.
Ciao Claudia! |