VERSO IL MERAVIGLIOSO NEPAL La sera del 30 luglio, saluto Sarnath. Saluto Benares. Saluto anche l'amico Suddès. E salgo nuovamente su uno di questi treni indiani dalle carrozze assai bruttine (ma meno male che esistono...) e mi preparo per un'altra notte in treno. Arrivo all'alba a Gorakpur, città dove la ferrovia finisce. Da qui si prosegue in auto verso il confine col Nepal. Strade ottime. Traffico scorrevole. Paesaggi verdi.
La macchina scarica i passeggeri al primo confine. ...Si esce dall'India in risciò! Secondo confine: 1 foto, 30 dollari. E il visto è tuo! Qui cominciano gli occhi a mandorla. Bellissima gente!
Dopo il confine, un'altro mezzo mi porta a Chitwan, dove voglio visitare il Parco Nazionale. L'amico che mi ospita, ha già organizzato tutto!
I risciò qui non hanno il sedile per i clienti, come quelli indiani, ma dei veri e propri carrettini. Ed è un carrettino a pedali che ci porta lungo le silenziose strade tra i campi coltivati, fino all'ingresso del Parco. Bellissima la sensazione di essere qui in bassa stagione. Pochi turisti, e paesaggi di un verde intenso, stupendo. (...Non ascoltate chi vi dice di non viaggiare durante i monsoni!)
La nostra escursione al Parco Nazionale di Chitwan si svolge a dorso di elefante. Ragione per cui... le foto sono tutte dall'alto... nonché un po' mosse o oblique!
La nostra elefantina. Grazie di reggerci!
Ed ora... la giungla. Il mio amico ispeziona ovunque con occhio clinico, alla ricerca del rinoceronte o altri grandi animali. Non ne vediamo e lui è dispiaciuto, mentre io sono strafelice lo stesso. E' per l'ambiente che sono qui. Per questo verde in cui penetriamo, per la pioggia che ci cade addosso. Per la foresta, i suoni, gli odori. Non li dimenticherò mai più. (E già ne sento nostalgia. Bellissimo il Nepal !).
©SilviaMontevecchi |