VITA SUL MISSISSIPI MARK TWAIN - 1885
Racconto autobiografico. Twain è nato e cresciuto sul Mississippi ed è stato a lungo pilota di battelli a vapore.
Capitolo 2. Le spedizioni seicentesche dei vari esploratori partono da nord, e si immettono via via nei vari affluenti che portano al Mississippi (quindi attraverso zone ghiacciate) per cercare di scoprirne le foci. Infatti non si sapeva se finiva nell'Atlantico, nel golfo della California, o nel golfo del Messico. E' appunto La Salle a darne la dimostrazione, partendo nel 1681 dall'Illinois. E così appone al luogo la bandiera di Luigi XIV. Ciononostante, passeranno ancora quasi altri due secoli (dopo la Rivoluzione francese) prima che la valle del Mississippi cominci ad essere interessante per i bianchi, e questi comincino a colonizzarla e usarla per i propri commerci. Prima con battelli a vela e a remi, poi con quelli a vapore, sarà il boom del grande fiume. Capitolo 3. Descrizione della gente della zona (=la fauna dei marinai) ...citando intero un capitolo di Huckelberry Finn! Capitolo 4 - 10 Grande, bellissima descrizione del "mito" del battello a vapore, con tutto il carico che si portava dietro di attese e di sogni. La professione del marinaio di battello diviene una grande ambizione per i ragazzini che lo vedono passare dalle rive. Twain scappa di casa, e riesce a salire prima su un battello piccolo verso New Orleans, dove trova quello che gli farà da maestro, poi insieme a lui su una nave più grande e lussuosa. Stupende pagine in cui descrive minuziosamente il passaggio dal "mito romantico" alla grande fatica e difficoltà del mestiere di pilota del battello a vapore. Come debba conoscere il fiume alla perfezione, fuori, dentro, di giorno, di notte, in ogni campo, albero, promontorio, isola,... Inizialmente sembra non farcela e mollare, ma poi resiste, e diventa pilota. E impara a "leggere le acque di un fiume, come le pagine di un libro" Ad ogni piccolo cambiamento del paesaggio (mai uguale a se stesso) per il pilota si apre un mondo di spiegazioni. Al contempo... "ha perso molta poesia!" Capitoli 11 - 14 L'esperienza del fiume in piena. La gente di povere fattorie, "in campeggio" due volte all'anno. Ma..sembra lo considerino un diversivo. (p87). Altri racconti di navigazione. Le qualità che deve avere un pilota fluviale (la memoria, innanzitutto). Il pilota, all'epoca, "non aveva padroni". Capitolo 15. I piloti creano un'associazione di categoria, per autodifendersi verso i proprietari delle imbarcazioni. Viene derisa inizialmente, ma poi vi si associano quasi tutti! Ha un enorme successo. Descrizione dei pontili di attracco lungo il corso del fiume: un tempo non vi erano pontili fissi, ma delle chiatte adibite a banchine. (p116). I piloti associati creano un sistema di comunicazione perfetto, che fa sì che si passino le informazioni sul fiume e i suoi cambiamenti. Sicché le imbarcazioni dei soci... risultano avere meno incidenti rispetto ai non iscritti! Questo viene presto realizzato dalle compagnie assicurative, che "impongono" l'utilizzo di piloti iscritti! Ad un certo punto, non ci sono più piloti che non aderiscano. La corporazione dei piloti sembra indistruttibile. Tuttavia, dopo alcuni anni le cose cambiarono. Innanzitutto perché la COSTRUZIONE DELLA FERROVIA portò via gran parte del trasporto fluviale. E poi ci fu la guerra. Poco a poco, il battello a vapore divenne un ricordo. Capitolo 16. Ai tempi di maggior splendore dei battelli a vapore, vi era una gran frenesia di passeggeri alle partenze, fra tante passerelle, e si facevano anche gare tra battelli. Twain riporta un elenco delle diverse navi e delle loro velocità in un arco di tempo tra il 1814 e il 1870. Bello! Capitolo 17 Descrizione di come sono incredibilmente mutabili le sponde del grande fiume. Basta scavare un canale in un istmo, e un campo può venire inondato, e cambiare i connotati del paesaggio. Descrizione di una tempesta, con fulmini, vortici, e onde che spazzano via la nave. Capitolo 18-19 Sulla fauna che si conosce facendo vita di nave. "Sulla terra ferma ci vogliono 40 anni per conoscere tanti tipi umani; a me in nave bastarono i due anni e mezzo di apprendistato... Quell'addestramento mi ha consentito di conoscere praticamente tutti i tipi umani che si ritrovano nei romanzi, nelle biografie, e nei libri di storia". E sui padroni molto aggressivi. Capitolo 20 Un grave incidente vicino Memphis, per una chiatta che trasportava un rimorchiatore carico di legname. per un errore del pilota, scoppia un incendio. Molti morti e feriti, tra cui anche il fratello di Mark Twain, Henry, che lavorava anch'egli sulla chiatta. Descrive come la città a quell'epoca fosse abituata a incidenti simili, e quindi equipaggiata ad affrontarli, sia con i medici e gli studenti di medicina, che con molti volontari, suore, e le signore della città. Tanti gli ustionati; quando Mark raggiunge il posto, trova uno spettacolo devastante. File di feriti, e la "stanza della morte", dove vengono spostati i moribondi, per non deprimere il morale degli altri. Cure: olio di semi di lino per le ustioni, e tanta morfina. Il fratello Henry muore dopo 6 giorni di agonia. Capitolo 21. Twain liquida con pochissime righe ciò che accade nei 21 anni successivi: prende il brevetto di pilota, è felicissimo e pensa di vivere e morire sul timone, ma poi arriva la guerra, e finisco gli scambi commerciali. Così deve cercarsi altri modi per vivere. Fa il giornalista, il cercatore d'oro, l'educatore, il corrispondente e lo scrittore. E descrive tutto ciò come una "lenta deriva" finché - 21 anni dopo - torna sul fiume. Capitolo 22 Vuole fare un viaggio sul fiume PER SCRIVERE, RACCOGLIERE STORIE. Ma VUOLE PASSARE IN INCOGNITO. Parte in TRENO dalla Pennsylvania in un giorno d'aprile, e comincia subito a prendere appunti ("Man mano che ci si allontana da New York, eleganza e vivacità spariscono"). Bellissimi! Evidenzia le differenze dell'epoca da zona a zona: i comportamenti, le mode,... Dopo 48 ore di viaggio arriva a S.Louis. Descrizione della città (NB: si beveva l'acqua del fiume,.. mischiata alla terra!).
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