29 settembre 2004. N'Djamena.
OGGI SIAMO TUTTI PIU' LEGGERI
Una grande notizia ieri sera, ci è giunta dall'Italia via sms: la liberazione di Simona Pari e Simona Torretta. L'angoscia di queste settimane era stata così grande che ha fatto fatica a lasciare il posto alla gioia. Questa mattina, la conferma tramite Radio France International. E poi le foto, su Repubblica.it, con i loro sorrisi all'arrivo a Roma. Tra i tanti dolori delle ultime settimane, almeno quello della loro scomparsa ci è stato risparmiato. Sono in partenza per Bekamba, e vado dunque con spirito più quieto. Almeno un po'. Certo, senza esagerare, visto che la sofferenza sulla terra resta enorme, in tanti paesi, tra genti diverse. Per motivi generalmente idioti. Questa mattina andiamo a comprare mille libri, che serviranno ai bambini delle scuole di Bekamba. Libri di matematica. Loro, come sempre in Africa, li useranno collettivamente, quindi serviranno almeno a duemila bambini, e verranno usati per più anni. Fino ad essere pieni della terra di qui, che oscilla tra fango e polvere, come le stagioni. Vedrete le foto. Spero. Ultimamente la telecamera ha fatto le bizze, e un paio di volte si è rifiutata di lavorare. C'è anche un corso di formazione per i maestri in questi giorni, sempre a Bekamba, in particolare per la didattica del francese. Andiamo giù portando con noi il conseiller pédagogique delle scuole di Bongor, e così realizziamo uno dei primi scambi previsti. A Bekamba le scuole cominciano il 15 ottobre. Nella zona di Bongor invece più tardi perché lì le piogge coprono completamente la pianura. Non ci si arriva con nessun mezzo durante la stagione delle piogge, per questo non ho ancora visto le scuole e quindi non ci sono foto. Per quanto riguarda Mongo, il posto nell'est dove ho tentato di andare ad agosto impantanandomi con l'auto nella melma delle pianure alluvionali, ora finalmente si potrà andare. E' tornato dall'Italia il padre della missione, Franco Martellozzo, e al ritorno da Bekamba andrò lì per un po'. E' un'altra regione molto lontana da N'Djamena. Ogni volta sono giorni di viaggio. E le scuole sono dislocate in posti distanti tra loro anche molte decine di km. Nel frattempo, qui in città, ho lavorato con Olivier alle pratiche burocratiche per collaborare con il Ministero dell'Educazione Nazionale, che sta rivedendo tutti i curricula. E ho preparato del materiale didattico sia per i maestri che per i bambini. Quest'anno sarà utilizzato in via sperimentale, soprattutto per quanto riguarda l'insegnamento della storia. Il Ministero ha avuto un grossissimo finanziamento per il rinnovamento di tutto il sistema educativo, da un'agenzia ONU, quindi c'è un clima davvero "rivoluzionario" in tal senso. Per il momento è tutto. Un abbraccio, e bonne route a tous. Silvia
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