Omaggio a un artista
Questo spazio, sì, lo dedico proprio ad un omaggio. Quasi una biografia, per un personaggio che ho avuto occasione di conoscere, e il cui incontro mi ha resa felice. Guindja Mah è un artista eclettico. Musicista, costruttore di strumenti, in particolare i balafon, scultore, coreografo, studioso delle danze tradizionali del suo paese. Per molti anni è stato direttore del Balletto Nazionale del Ciad, e ha portato la Compagnia in molti paesi d'Europa e del mondo arabo, vincendo numerosi concorsi e premi internazionali. Ha quattro figli, che adora, dei quali qui vedete il più piccolo. Vive in una semplice casa di argilla, con la sua famiglia allargata e la sua arte. E con l'amarezza di avere dato tanto e raccolto poco. Gli artisti hanno quasi sempre vita dura, ovunque. In un paese povero, arte e cultura sono davvero gli zerbini. Lui comunque mantiene vivo il suo impegno, e da alcuni anni ha dato vita ad una compagnia personale, in cui forma dei giovani ai balletti tradizionali delle tante etnie ciadiane. Vanta la conoscenza di 105 danze diverse, di etnie e regioni diverse del suo paese, oltre ad una cinquantina di danze specifiche della sua zona di origine: quella del lago Iro, nel sud del Ciad. Oggi le danze tradizionali africane non sono più esercitate come un tempo, quando avevano significati precisi, di festa o rituali, secondo i periodi dell'anno. Molte stanno scomparendo. Il lavoro di Mah è estremamente importante per far sì che questo patrimonio culturale del Ciad non vada cancellato e dimenticato. Molti giovani sono coscienti di questo, e imparano con lui nella speranza di fare di quest'arte una professione.
Mah al balafon durante uno spettacolo. Settembre 2004
Intrattenendo gli spettatori "abusivi". La musica è gioia!
Vai alla pagina dello spettacolo di danze tradizionali di "Black in Africa", il gruppo di Mah
|
© Silvia Montevecchi