DICEMBRE 2012. PRENDO L'AEREO DA LUANDA, E VADO A LUENA, CAPITALE DEL MOXICO.
Domenica mattina, centro di Luena, strade deserte. La città in sé è piccola, ma si estende per km con quartieri e villaggi di case in terra e tetti di lamiera. Si parla di una popolazione totale tra i 400-500.000 abitanti. Molti i rifugiati rimpatriati, che non parlano portoghese, ma la lingua del paese in qui erano rifugiati (Zambia, Congo,...). Molti anche gli immigrati da altri paesi, anche mussulmani.
Il monumento alla PACE. Perché a Luena la guerra cominciò, e a Luena finì. Qui sotto: Stefano al distributore.
Lara, Sabrina, e la sottoscritta.
Tobias, eccezionale meccanico e amico, con Stefano, a riparare la moto-carro a 3 ruote.
Alberto e le sue tre generazioni di donne e bambini.
PACE by night.
io, piccolina.
Questo nei progetti dell'amministrazione pubblica deve diventare un museo.
Ne ha già le intenzioni. Speriamo proceda!
Visita domenicale al carcere. Incerdibilmente... mi lasciano fotografare e filmare.
La CORALE DEI CARCERATI. FANTASTICA. VOCI STUPENDE!
In visita anche la corale femminile. Bravissime anche le anziane.
Tanta commozione!
Immancabile Eduardo.
Anche don Bosco però... è come il pepe!
La Cina - si sa - è vicina. Anzi ormai... è DENTRO. E dentro ovunque. Nelle strade, nei palazzi, negli oggetti di tutti i giorni (quelli che durano da Natale e a S. Stefano) e ovviamente... dentro anche alla ferrovia.
La disfano e rifanno... a scartamento ridotto!
Questo enorme pannello ci mostra tutto ciò che quest'imresa cinese sa fare
Stazione ferroviaria senza barriere architettoniche.
Vogliono che l'Angola... diventi così: (sotto).
Sembra anche esserci un piano urbanistico. Per ora però, l'urbanistica è del tutto selvaggia.
Silvia Montevecchi
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